giovedì 28 giugno 2012

Valter Scelsi, il prossimo a parlare










della sua esposizione. Concentrato, ma disponibile come al solito, gli chiediamo qualcosa di più sull'intervento.
Valter di cosa si tratta?
Se devo dare un titolo, la posso chiamare Progettare sulle rovine.
Complicato.
Ci spieghi in due parole il concetto base?
Progettando edifici di servizio in un sito archeologico ci poniamo in opposto temporale con il monumento. Ne facciamo emergere la distanza da noi e, quindi, ne misuriamo il tempo. Il progetto ci parla del tempo lungo della rovina e diviene un racconto, inteso come narrazione e montaggio, un sistema mediante il quale trovano rapporto di senso elementi tra loro eterogenei. Il progetto per l'archeologia, infatti, tratta anche della gestione del ritmo del racconto: il passaggio tra uno spazio e l'altro, un tempo e l'altro in una storia dove il visitatore ha il compito attivo di comporre i frammenti, di individuare le tracce, di descrivere il percorso.
Un lavoro lungo.
Che nasce da dove?
Esperienze recenti di interventi in regime di vincolo archeologico elaborati negli ultimi 2 o 3 anni di esperienza didattica.
Grazie Valter
Attendiamo curiosi le 18.00

qb






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